mercoledì 5 settembre 2018

Domenica 30.09 h. 14 in Piazza del Popolo per l'Italia che non ha paura

Prosegue l'opposizione del PD nelle piazze, in Parlamento ed in Consiglio Comunale.

Vi invitiamo alla manifestazione organizzata dal Partito Democratico: vi aspettiamo numerosi, è il momento di scendere in piazza senza paura.


DOMENICA 30 SETTEMBRE, ore 14 
ROMA, Piazza del Popolo 
 
PER L’ITALIA CHE NON HA PAURA 
Insieme per il nostro futuro  

Scendiamo in piazza per costruire un'alternativa alla politica dell’odio, del declino, dell'isolamento e della paura. Scendiamo in piazza perché tante persone vogliono un Paese diverso: più giusto, più forte, più solidale, aperto al mondo e al futuro. Le paure e le preoccupazioni che hanno i cittadini vanno riconosciute e possono essere superate soltanto insieme; soltanto unendo le forze perché nessuno si senta solo. Scendiamo in piazza perché costruire questa alternativa democratica è il nostro impegno.

Obbligatorietà dei vaccini 

Nell'ultima comunicazione prima della pausa di agosto, vi avevamo invitato a firmare la mozione #iononrinvio, per fermare la follia del Governo M5S/Lega di rinviare l'attuazione della normativa sull'obbligo vaccinale.
Grazie a questa e a tante altre iniziative del Partito Democratico dentro e fuori dal Parlamento e dell'Associazione dei Presidi, abbiamo ottenuto un importante successo: la maggioranza fa dietrofront e prepara un emendamento che prevede la proroga dell’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione scolastica.

Ecopass

Anche in questo caso registriamo un successo del Gruppo dei consiglieri comunali del Partito Democratico: la giunta Raggi ha ritirato la follia dell'Ecopass, ovvero il ticket all'ingresso della zona centrale di Roma.
La nuova tassa per i romani avrebbe riguardato un'area più grande dell'anello ferroviario: Roma verso l'ecopass, pedaggio per l'ingresso nell'anello ferroviario: la delibera sbarca in Aula
una zona racchiusa a Nord-Est dalle circonvallazioni Nomentana e Tiburtina, a Sud dalle stazioni Piramide e Ostiense risalendo per le stazioni di Valle Aurelia e da lì lungo l’ansa del Tevere fino quasi a Tor di Quinto; avrebbe interessato più di un milione di cittadini e riguardato in parte anche il nostro Municipio.

Dopo 2 giorni di proteste delle opposizioni e dei cittadini, la giunta ha fatto dietrofront e ha ritirato la delibera.
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