venerdì 6 dicembre 2019

Pensando a Maria - lunedì 9 dicembre h. 17 Sala del Carroccio in Campidoglio

Con questa comunicazione, desidero informarvi e invitarvi a partecipare ad una iniziativa in ricordo di Maria Coscia, che si terrà lunedì 9 dicembre, dalle ore 17.00, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio.

Di seguito il messaggio del PD Roma:

Carissime, carissimi,

lunedì 9 dicembre, alle ore 17.00, nella Sala del Carroccio del Campidoglio si svolgerà un'iniziativa in ricordo di Maria Coscia. Qui sotto il testo dell'invito con cui è stato promosso l'appuntamento al quale vi invitiamo a partecipare numerosi.

Maria Coscia è stata per tante e tanti di noi un esempio della politica più bella, quella che si spende senza sosta, che individua i problemi ed offre soluzioni, che innova e sperimenta, che sceglie il passo dei più piccoli per costruire una società veramente aperta e inclusiva.

Ma è stata anche un sorriso certo nei momenti di scoraggiamento, un abbraccio sincero quando amministrare ci ha fatto sentire più soli, una compagna, fino in fondo.

Per questo le abbiamo voluto dedicare questo momento in cui ricordarla, tutte e tutti insieme, nel luogo che l’ha vista esercitare la sua azione amministrativa: per questo, vi aspettiamo lunedì 9 dicembre, dalle ore 17.00, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio.


Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

lunedì 11 novembre 2019

Tutta un'altra storia: Bologna 15-17 novembre - Martedì 12 h.18 sezione PD Montesacro: Riforma dello Statuto

Care democratiche e cari democratici,

vi inviamo l’invito a partecipare a Tutta un’altra storia: tre giorni di dibattito e iniziative del PD nazionale a Bologna dal 15 al 17 novembre.
Per chi deciderà di esserci, ci vediamo là.
A presto.


"Il primo gennaio del prossimo anno cominceranno gli anni venti del duemila. Anni che ci mettono di fronte a grandi potenzialità, ma anche a crescenti e terribili disuguaglianze. Scoperte tecnologiche, automazione, le innovazioni digitali. Ma anche cambiamenti climatici, grandi migrazioni, conflitti, il ritorno del nazionalismo.

Gli anni ’20 del 2000 potranno essere anni terribili di miseria, distruzione, nuove oppressioni e povertà come lo furono gli anni venti dell’altro secolo. O potranno essere anni straordinari di riscatto, rinascita e liberazione umana.
Parliamone, confrontiamoci. Abbandoniamo gli schemi del passato e scriviamo insieme “tutta un’altra storia”. Rispetto al secolo scorso, ma anche a questi anni che hanno portato tante persone a perdere fiducia nella politica, nelle istituzioni, e che non vedono più davanti a sé un orizzonte di senso.
Vediamoci a Bologna dal 15 al 17 novembre per ragionare, confrontarci, pensare insieme agli anni ’20 di questo secolo che stanno per arrivare. Proviamo a immaginarli come la porta verso un’altra storia.
Tre giorni di assemblee, dibattiti, tavole rotonde, partecipazione.
Ti aspettiamo!
La nostra, quella dei prossimi anni, quella in cui una comunità ritrova passione per la politica e lotta per migliorare il futuro. Il mondo cambia e l’unico modo per cambiarlo in meglio è cambiare anche noi."



https://www.partitodemocratico.it/tuttaunaltrastoria/

Riforma dello Stattuto del Partito Democratico 

Siete tutti invitati martedì 12 novembre alle ore 18, nella sezione PD Montesacro di Piazza Monte Baldo 8, all'interessante iniziativa 

Riforma dello Statuto del Partito Democratico 
con Stefano Vaccari 
 Responsabile Organizzazione PD











Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

martedì 29 ottobre 2019

Linee Guida nuovo Statuto del PD

Ieri in assemblea regionale è stato affrontato il tema del nuovo statuto del Partito Democratico che verrà approvato in via definitiva il 17 novembre.

Nell'ottica di rendere partecipi tutti alla stesura di questo importante documento, invio agli iscritti le linee guida: chi volesse può mandare eventuali osservazioni e suggerimenti all'indirizzo e-mail segreteria@pdlazio.it entro il 4 novembre.

Linee Guida Nuovo Statuto PD

Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

mercoledì 23 ottobre 2019

Ven 25.10 Sciopero per Roma - Fondo dalla Regione Lazio per il sostegno all'affitto

I volantinaggi dello scorso weekend sono stati molto partecipati: grazie a tutti per la vostra presenza, anche nel nostro territorio abbiamo detto a gran voce Raggi ora basta!! Sulla nostra pagina FB potete vedere le foto dei banchetti.

Sciopero per Roma 25.10 h 10 Piazza del Campidoglio




Venerdì 25 ottobre alle ore 10 in Piazza del Campidoglio, siamo tutti invitati ad aderire e partecipare allo Sciopero per Roma, indetto dalle Organizzazioni Sindacali: saremo accanto alle lavoratrici e ai lavoratori delle partecipate di Roma, per richiedere servizi adeguati alle esigenze dei cittadini, rispetto delle professionalità dei lavoratori e mantenimento dei livelli occupazionali.

Fondo Regione Lazio per sostegno all'affitto


Con una delibera la Regione Lazio ha stanziato 20 milioni di euro per aiutare le famiglie che hanno difficoltà a pagare l'affitto di casa.
I finanziamenti sono rivolti a tutti, anche a chi non vive in appartamenti di edilizia pubblica.
Per saperne di più, consulta la Delibera oppure il sito della Giunta Regione Lazio

Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

giovedì 17 ottobre 2019

Da venerdì 18 a domenica 20 in piazza - Raggi ora basta

Il PD Terzo Municipio aderisce all'iniziativa Raggi ora basta  insieme al PD Roma, al Gruppo del Partito Democratico in Assemblea Capitolina, ai Presidenti dei Municipi, ai gruppi municipali e a tutti i nostri militanti per denunciare i problemi e le emergenze della Capitale.

Al fianco dei cittadini romani per confrontarci con loro sulle proposte per costruire l'alternativa e la rinascita della Capitale e per continuare a chiedere tutti insieme le dimissioni di Virginia Raggi.

Ci troverete:
  • Venerdì 18 ottobre pomeriggio dalle h 17 alle 19 
    • fermata Metro B1 Jonio 
    • via Ugo Ojetti altezza banca popolare di Milano
  • Sabato 19 ottobre mattina dalle h 10 alle 12.30 mercato Valmelaina via Conti;
  • Domenica 20 ottobre mattina dalle h.10 alle 12.30 ingresso mercatino Conca D'oro
 Puoi da subito firmare la petizione per le dimissioni della peggiore sindaca di sempre.

Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

mercoledì 2 ottobre 2019

Dal 3 al 6 ottobre il PD nelle piazze d'Italia

Il Partito Democratico scende nelle piazze italiane dal 3 al 6 ottobre con l'iniziativa Per amore dell'Italia: 4 giorni in cui incontreremo e ascolteremo le persone con gazebo, volantinaggi, iniziative per il tesseramento e presenteremo le 10 proposte per una Italia più verde, giusta e competitiva

Anche il PD Terzo Municipio partecipa all'iniziativa; ci troverete
  • Venerdì 4.10 fermata B1 Metro Jonio dalle 17.30 alle 19.30 circa;
  • Sabato 5.10
    • Largo Pugliese a Largo Pugliese dalle 11 alle 13
    • Via Conti mercato Valmelaina 9.30 - 12
    • Incrocio Via Maiella / Corso Sempione 10 - 13;
  • Domenica 6.10 mercatino Conca d'Oro 10 - 13

Vi invito a partecipare numerosi.
Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

giovedì 19 settembre 2019

Venerdì 20 h 18.30 al via la Festa dell'Unità del PD Terzo Municipio

Domani venerdì 20 alle ore 18.30 si apre la Festa dell'Unità del Terzo Municipio a Largo S. Pugliese (Talenti).

Saranno 3 giorni intensi di incontri: ogni giorno avremo il dibattito su temi territoriali con consiglieri e assessori municipali e comunali, e quello nazionale con onorevoli e parlamentari.

Vi invitiamo a partecipare numerosi: potrete seguirci anche sula nostra pagina FB PD Municipio 3 e sulla nuova pagina Instagram pdterzomunicipio

Di seguito il programma della Festa:











martedì 17 settembre 2019

Festa dell'Unità del PD Terzo Municipio


Torna la Festa dell'Unità del PD Terzo Municipio.

Dal 20 al 22 settembre dalle 18.30 a Largo S. Pugliese a Talenti, tre giorni di incontri, dibattiti, politica tra e con i cittadini; una tradizione che riprende e che solo una forza politica radicata nel territorio come il Partito Democratico è in grado di organizzare.

Ogni giorno avremo dibattiti con esponenti della politica nazionale, romana e municipale, oltre ovviamente a stand gastronomici e street food: di seguito il programma degli incontri.

Vi aspettiamo numerosi: l'apertura è venerdì 20 alle ore 18.30



mercoledì 11 settembre 2019

Il TMB di Via Salaria chiude!

Finalmente la notizia che aspettavamo da tempo.

Il TMB di Via Salaria chiude. Per sempre.

E' stata una battaglia lunga, difficilissima.

Una battaglia portata avanti dai comitati e dai cittadini della zona, che hanno incessantemente lottato per più di 8 anni, per avere condizioni di vita più dignitose.
Una battaglia di civiltà per consentire ai cittadini di vivere senza i miasmi e la puzza prodotta dai rifiuti stoccati in quell'impianto.
Una battaglia combattuta anche dal PD Terzo Municipio, che ha messo nel proprio programma per le elezioni municipali dell'anno scorso, la chiusura del TMB al primo punto.

Con il documento che alleghiamo la Regione Lazio revoca all'impianto l'AIA, autorizzazione integrata ambientale.
Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi




venerdì 6 settembre 2019

Paolo Gentiloni designato Commissario Europeo dell'Italia

Ieri, dopo il giuramento al Quirinale, si è svolto il primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo.

Tra le decisioni prese, il Presidente del Consiglio Conte ha informato di avere comunicato alla Commissione Europea che Paolo Gentiloni è il candidato unico al ruolo di commissario italiano in Europa.

Un importante riconoscimento per l'ex Presidente del Consiglio e attuale Presidente del Partito Democratico; è stata premiata la sua competenza ed esperienza: un deciso segnale di discontinuità rispetto al precedente Governo, ed una scelta che ci farà tornare protagonisti e partner affidabili e credibili in Europa.

giovedì 5 settembre 2019

Oggi alle 10 inizia il Conte bis

Inizia il Governo Conte-bis: alle 10 il Presidente del Consiglio e i Ministri giureranno al Quirinale.

Sarà un Governo supportato dalla maggioranza PD-M5S-LeU e dovrà da subito affrontare situazioni spinose in ambito economico e in materia di sicurezza.

Di seguito la lista dei Ministri: 10 del M5S, 9 del PD (in rosso nell'elenco), 1 di LeU e 1 tecnico (Lamorgese all' Interno):

📌 Presidente del Consiglio dei Ministri: Giuseppe Conte
📌 Segretario del Consiglio dei Ministri: Riccardo Fraccaro

 
 
 
MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO
 
📌 Ministro per gli affari regionali e le autonomie: Francesco Boccia
📌 Ministro per il sud: Giuseppe Provenzano
📌 Ministro per le pari opportunità e la famiglia: Elena Bonetti
📌 Ministro per i rapporti con il parlamento: Federico D'Incà
📌 Ministro per l'innovazione: Paola Pisano
📌 Ministro per la pubblica amministrazione: Fabiana Dadone
📌 Ministro per le politiche giovanili: Enzo Amendola
📌 Ministro per le politiche giovanili e lo sport: Vincenzo Spadafora


MINISTRI CON PORTAFOGLIO
 
📌 Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Luigi Di Maio
📌 Ministro dell'interno: Luciana Lamorgese
📌 Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede
📌 Ministro della difesa: Lorenzo Guerini
📌 Ministro dell'economia e delle finanze: Roberto Gualtieri
📌 Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli
📌 Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Paola De Micheli
📌 Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Teresa Bellanova
📌 Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa
📌 Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Nunzia Catalfo
📌 Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Lorenzo Fioramonti
📌 Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo: Dario Franceschini
📌 Ministro della salute: Roberto Speranza
 
Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

giovedì 29 agosto 2019

Accordo PD - M5S: Conte da Mattarella per nuovo Governo

Dopo le consultazioni dei partiti con il Presidente Mattarella, Giuseppe Conte sta ricevendo in queste ore l'incarico dal Presidente della Repubblica per formare un nuovo Governo con una maggioranza PD - M5S.

Sperando di fare cosa gradita, vi allego la relazione del Segretario del PD Nicola Zingaretti, accolta con una standing ovation nella Direzione PD che si è svolta ieri.

Una settimana fa la Direzione ha votato all’unanimità un documento che indicava in modo limpido le nostre condizioni per dar vita a un nuovo governo.
Partivamo da un giudizio totalmente negativo verso l’azione e l’eredità di quell’esperimento gialloverde risolto in un fallimento inevitabile quanto necessario.
Indicavamo poi i punti discriminanti di una svolta dell’impianto a base e collante di una possibile nuova maggioranza.
L’appartenenza leale a un’Europa profondamente rinnovata: un continente dei diritti, delle libertà, della solidarietà, del rispetto della dignità umana in ogni sua espressione.
Il primato della democrazia rappresentativa a partire dalla centralità del Parlamento.
L’investimento su una stagione di crescita fondata sulla sostenibilità ambientale e su un nuovo modello di sviluppo.
Una svolta nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori.
Una discontinuità delle ricette economiche in una chiave redistributiva e di attenzione all’equità sociale, territoriale, generazionale e di genere.
Scrivevamo anche che in assenza di una chiara condivisione di queste premesse la sola strada erano nuove elezioni che avremmo affrontato con una alleanza larga nel segno di una solida alternativa alla destra.
Questi contenuti sono stati al centro del colloquio che la nostra delegazione ha avuto col capo dello Stato.
La stessa impostazione abbiamo sottoposto nei giorni seguenti agli interlocutori politici, a cominciare dal Movimento 5 Stelle.
Non credo serva ricostruire nel dettaglio i passaggi che hanno contrassegnato l’avvio e lo svolgersi di quel confronto. 
Passaggi difficili, complessi, tra forze politiche e persone che si sono per mesi combattute e contrapposte.
Una cosa però voglio dire perché la ritengo fondamentale nei rapporti tra noi e per il messaggio che è giusto oggi indirizzare fuori da qui.
In ogni momento di questa vicenda il Partito Democratico ha tenuto la barra e la schiena diritta.
Questo è stato il mio impegno, utile credo per la nostra comunità e per l’Italia. Ricostruire un processo unitario ma forti di un’identità e di una storia di valori, di programmi, contenuti da far valere nel processo di costruzione di un’alleanza. 
Mai, per nessuna ragione, abbiamo anteposto ragioni di parte, o di partito, allo sforzo di consegnare a un paese provato da quindici mesi di un pessimo governo una speranza di ripresa e di riscatto.
Ovviamente lo abbiamo fatto nelle condizioni date.
Nel pieno di una crisi di governo che – per i modi, le forme, le procedure – ha precipitato in pieno agosto l’Italia in un contesto drammatico.
Senza un governo, nel senso letterale di una guida in una situazione di grave crisi dell’economia e dell’occupazione.
Alle prese con i rischi di un corto circuito istituzionale alimentato anche dai toni irresponsabili di una Lega sempre più ostaggio del senso di onnipotenza del proprio leader, per altro travolto dalla macchinazione da lui stesso montata e della quale è risultato la prima vittima.
E voglio sottolinearlo, con la sola certezza di trovare una volta di più nel presidente della Repubblica l’equilibrio e la saggezza necessarie a governare un passaggio tanto delicato.
Dunque, noi non ci siamo sottratti.
Abbiamo scelto sino in fondo la via della responsabilità.
Senza calcoli, scorciatoie, doppie verità tentando di mostrare al Paese una forza viva al servizio degli interessi di tutti.
E però anche senza nasconderci le difficoltà di un dialogo con una forza – il Movimento 5 Stelle – che nei mesi e negli anni alle spalle a lungo ha agitato nei nostri confronti argomenti polemici di inaudita aggressività e violenza.
La politica – mi si risponderà – è sempre stata conflitto.
Aspro, severo, quasi mai accompagnato da maniere eleganti.
Tutto vero. 
Ma per formazione e cultura resto convinto del bisogno di ancorare anche il conflitto più duro a regole e prassi, a un linguaggio, che non travalichino mai i confini della civiltà e di un reciproco riconoscimento, e questo se posso dire dovrà essere uno degli obiettivi prioritari della nuova politica che il Governo dovrà proporre. Chiudiamo la stagione dell’odio, del rancore, della furbizia, dell’egoismo come valori di riferimento. Rimettiamo al centro, certo la sicurezza, la legalità, il benessere delle persone ma non contro capri espiatori. 
Riscopriamo e riproponiamo l’idea della politica come servizio, strumento a servizio delle persone, del Paese e dei suo problemi, non contro qualcuno ma per qualcosa.
Quindi, nessuna reticenza.
Il percorso avviato in questi giorni era e rimane difficile.
Non è una passeggiata di piacere.
Ma se, forti dell’unità di una classe dirigente, dei nostri gruppi parlamentari e di un partito tutto, quel percorso siamo oggi in condizione di completare è grazie alla bussola che abbiamo seguito.
Credetemi, se non corressi il rischio di un titolo male interpretato dai giornali di domani, dovrei dire che questa volta “prima l’Italia” lo abbiamo detto noi, e aggiungerei prima “una nuova Europa” da cambiare, rifondare, avendo nell’Italia un protagonista della ricostruzione e non della sua distruzione.
Abbiamo detto, prima gli interessi e i bisogni della parte più sacrificata e offesa della società italiana.
Lo abbiamo detto e ci siamo comportati di conseguenza.
Indicando da subito, senza ambiguità o reticenze, quali erano le nostre priorità. 
Parlo di un programma da porre a fondamento dell’azione di un nuovo governo.
Allo stesso tempo chiedendo ai nostri interlocutori – tutti, non solo quello più numeroso – di dare prova della stessa volontà e coerenza.
Partire dalla visione dell’Italia e derivare da lì – non da nomi e assetti – la possibilità di offrire al paese un’altra chance.
Certo, per noi c’erano e ci sono due premesse alle quali non possiamo né intendiamo rinunciare e sulle quali insistiamo.
Un Governo nuovo, anche nei profili, e una svolta nei contenuti.

Erano e sono condizioni di buon senso, fosse solo per convincere una maggioranza degli italiani che tutto quanto stiamo provando a costruire non è una manovra di palazzo, o una staffetta tra i protagonisti.
No, quella che stiamo tentando è davvero la via difficile di un cambio radicale della politica che si è seguita sinora.
Un cambio dove non chiediamo abiure – non è questo il punto – ma la concretezza di un impianto diverso, questo sì.
A partire dal metodo.
Che per noi non può essere lo schema di prima.
Con un premier arbitro e due forze che sommano i rispettivi programmi e valori, mantenendoli però distinti in un doppio binario che non prevede mai una sintesi.
Questa impostazione – quella del “Contratto”  non poteva reggere. 
E’stato un errore.
E non poteva reggere per ciò che abbiamo ripetuto in questi mesi.
Perché un grande paese – ma lo stesso vale per una regione o un piccolo comune – non si governano senza una visione condivisa di dove vuoi portare quella comunità di donne e uomini che ti candidi a rappresentare.
Quindi, nessuna replica del contratto. Ma il ritorno a una prassi normale di condivisione di un programma, di una visione, di un orizzonte comune.
Se un governo nascerà – e noi lavoriamo perché nasca – è decisivo che il confronto sui problemi, le priorità, le soluzioni, porti a uno sforzo di condivisione del progetto.
Perché il governo, dal giorno in cui si insedia, è uno.
Un solo governo e una vera squadra messa in grado almeno di tentare , proporre alcuni elementi di  una visione condivisa di futuro.
Poi, dietro il governo e la squadra, nel Parlamento e nel paese deve vivere una maggioranza che abbia la forza di accompagnare – e quando serve integrare e correggere – le politiche al centro di una nuova stagione politica.
Questo vale per chi ha alle spalle quindici mesi di un governo che lascia il paese in una condizione drammatica.
Ma con la stessa sincerità vi dico che questo vale anche per noi.
Se una nuova stagione deve avviarsi – e se vogliamo che questa nuova stagione incroci il consenso di una parte larga del paese e del popolo del centrosinistra – allora la discontinuità, l’esigenza di un rinnovamento, di ricerca di nuovi obiettivi riguarda noi e anche alcune delle nostre politiche. 
Si sviluppi su questo un dibattito più libero di quello che abbiamo avuto finora, con il Governo che nascerà cambierà il profilo della politica italiana. 
Collochiamo le nostre ricerche, analisi, proposte sull’orizzonte del domani facendo ciò che è utile e non sulle polemiche del passato.
Solo così, solo a queste condizioni, è possibile parlare di un governo per la legislatura.
Guardate, come voi leggo anch’io retroscena di ogni genere.
Più o meno veritieri, talvolta velenosi, su quanto il governo è destinato a durare, sulla sua fragilità.
Sono cose a cui sinceramente non bado e a cui non voglio dare alcun peso.
Però una cosa voglio dirla, a me stesso e a tutti noi.
Non abbiamo imboccato la strada più facile, l’ho appena ricordato.
Ma con la stessa schiettezza vi dico che una volta imboccata io – da segretario di questo partito – in questo percorso ho scelto di credere e di investire, di difendere la dignità e la storia del PD dentro un difficile processo politico.
Un risultato è già evidente: Salvini che era il principale protagonista, e forse pericolo, è isolato e sconfitto. Un risultato di rilievo non solo nazionale, ma dobbiamo sapere che  solo il successo delle politiche del Governo che dovrà nascere potrà garantire il radicarsi di una situazione nuova.
Per lo stesso motivo sono convinto che ciascuna e ciascuno di voi, qui dentro, in quei gruppi parlamentari che avranno un ruolo fondamentale e nel corpo del partito, deve mostrarsi all’altezza della prova.
Lo dico adesso, prima dello start, perché in gioco non è la sorte di uno, fosse pure il leader o il capo di questa o quella corrente.
Noi abbiamo accettato di portare il peso di una responsabilità verso il Paese.
E sarà al paese e ai cittadini italiani che risponderemo delle nostre azioni e delle nostre coerenze.
Detto ciò, si poteva agire diversamente? 
Certamente sì.
Ma la politica – l’agire politico se congiunto a quel tanto di passione che non può mai venire meno – ti mette anche davanti al bivio di scelte non facili. 
E la sopravvivenza è determinata dalla forza, dalla passione e dall’intelligenza con la quale si sta in questi processi. 
E oggi noi siamo chiamati a una di quelle scelte.
Si poteva ottenere di più?
Vedremo alla fine del percorso. 
Certamente sì.
Avremmo voluto una discontinuità ancora maggiore, più marcata.
A cominciare dalla figura del Premier.
Alla direzione di una settimana fa su questo punto avevamo condiviso parole nette.
Allora io sento per primo il dovere di rendere conto qui, a questo organismo allargato ai gruppi parlamentari, le ragioni di una nostra apertura che ha consentito di non spezzare dal principio il filo del dialogo.
Oggi, dopo la stagione consumata con la crisi voluta dalla Lega, Giuseppe Conte sarà il candidato Presidente indicato dai 5 Stelle per la guida di un Governo fondato su un impianto e un programma diversi.
Noi riconosciamo in questa scelta l’autonoma decisione del partito di maggioranza relativa in questa legislatura. Con questa volontà il M5S, ed è legittimo, rivendica la Presidenza del Governo. Ha rifiutato altre ipotesi.
E in questa scelta è inciso il superamento di un modello sul quale si fondava il vecchio Governo.
Una figura condivisa e due vice espressione dei due partiti della coalizione. Questo modello non c’è più.
Detto ciò in un incontro convivono sempre le ragioni di una parte e la quota di ragioni rivendicate dall’altro.
La mediazione tra i reciproci punti di partenza può rivelarsi una somma a perdere per entrambi.
O viceversa consentire di avere un piedistallo su cui poggiare l’azione da condividere nel dopo. Ma bisogna rispettarsi tutti e farsi carico di garantire equilibri accettabili. Su questo dovremo lavorare nella formazione del Governo che visto il proliferare di indiscrezioni tutte a senso unico, mi permetto di dire, dovrà garantire un pieno riconoscimento della differenza di genere e nella costruzione di un programma.
Per noi questa seconda è la modalità unica – la sola possibile – se vogliamo garantire all’Italia una condizione di stabilità e tre anni di un governo che sia davvero – non a parole – per la legislatura.
Arriviamo a questo traguardo dopo un intervallo breve dal nostro congresso.
In quella domenica di marzo – sembra passato un secolo e invece sono solamente pochi mesi – un milione e seicentomila donne e uomini ci hanno chiesto due cose.
Se volete le stesse che abbiamo messo al centro dell’iniziativa di queste ore.
Discontinuità con la stagione di prima e una svolta che mettesse al centro la lotta per l’uguaglianza, i bisogni, le libertà e i diritti di chi è rimasto più solo e più indietro.
Su quella piattaforma mi sono candidato e su quegli obiettivi sono stato eletto segretario di questo partito.
Dal primo giorno ho lavorato per costruire una unità reale, non fittizia, fondata sulle differenze che esistono e non su quell’unanimismo che può reggere l’urto di una riunione ma cede se non poggia su fondamenta solide.
La linea che ho indicato era chiara.
Opposizione ferma al governo gialloverde. Abbiamo dato con le europee e con la battaglia nelle amministrative, anche grazie a tanti sindaci, una centralità nuova al Partito e alla sua missione.
Avevamo detto costruzione di un fronte ampio e inclusivo per l’alternativa alla destra e su quelle basi prepararci alla sfida elettorale.
Oggi quell’agenda in parte cambia.
Per la forza degli avvenimenti certo.
Ma anche per la possibilità di ancorare un movimento eterogeneo come i 5 Stelle a un processo politico radicalmente opposto alla strategia che avevano privilegiato – anche per nostra scelta e volontà – dopo le urne di un anno fa. 
Sinceramente, non considero questa una sconfitta.
Casomai l’opposto. Si apre una partita nuova, del tutto nuova, sulla quale ovviamente, anche se non oggi, dovremo discutere a fondo.
Disancorare quel movimento dall’abbraccio con la destra peggiore di sempre e ricondurlo nell’alveo di un europeismo critico ma fermo nel respingere le sirene di una democrazia illiberale, rimettere al centro la leva redistributiva di risorse e opportunità nel segno di un’equità sociale, cancellare la vergogna di comportamenti che hanno violato i diritti umani e umiliato lo stato di diritto: io penso che garantire il taglio di questi traguardi porti con sé il valore di una operazione oggettivamente piena di insidie.
Ma le insidie vanno affrontate, occorre superarle, ed è evidente che lo faremo mettendo a punto una strategia nuova già dalla prossima Assemblea Nazionale nella quale dovremo discutere insieme su quale forza-partito, valori e priorità del PD.
Davanti a noi abbiamo elezioni difficili in Regioni diverse.
L’Umbria tra poche settimane.
Poi Calabria, Veneto, la Toscana.
E l’Emilia Romagna. Appuntamenti fondamentali che dovremo affrontare stringendoci accanto a chi li combatterà in prima fila.
Dobbiamo fare ogni sforzo per costruire in ciascuna di queste realtà l’offerta politica e programmatica più credibile.
Anche naturalmente sul versante di alleanze che il nuovo quadro politico potrà favorire, ma che comunque andranno verifica te e costruite sempre sul primato di valori e programmi condivisi.
Perché, guardate, alla fine di questo agosto unico e imprevedibile, il tema fondamentale resta lo stesso di quando questa crisi non c’era ancora: ed è fermare la destra peggiore che abbiamo mai conosciuto dal dopoguerra.
Fermarla nel Paese, nel consenso e nelle urne.
Questo traguardo noi lo abbiamo sempre avuto ben chiaro.
E questo resterà il traguardo in capo ai prossimi mesi.
Rimettere in sella il Paese.
Restituirgli fiducia e speranza.
In un momento in cui il lavoro per tanti, troppi, non c’è. Servirà la leva di un buon governo delle politiche ma io credo servirà anche la leva di un buon partito rinnovato, aperto, radicato nel Paese, forte nella rete.
Dovremo lavorare con entrambe le leve e gli strumenti che abbiamo.
Dobbiamo proporre un’Italia, un’Europa verde, del lavoro e della crescita, che ricostruisca un modello di sviluppo bloccato scommettendo sulla sostenibilità ambientale e sull’equità sociale.
Sarà durissima ma può essere l’occasione di rifondare il nostro essere nella società.
E lo faremo nei luoghi della vita, in una scuola che alla vigilia dell’anno scolastico restituisca serenità a famiglie ed insegnanti, perché torni ad essere centrale nelle politiche.
Per un ambiente da curare come il patrimonio più prezioso da consegnare alle generazioni future attraverso la rivoluzione della green economy.
Nelle imprese da rilanciare con un piano senza eguali di investimenti green e nelle infrastrutture per rilanciare la competitività e creare lavoro.
Insomma, mettendo al centro l’Italia vera, l’umanità che resiste e reagisce, che fatica ogni giorno per garantire a figli e nipoti un’esistenza migliore. 
Dedichiamo questo nostro sforzo alle ragazze e ai ragazzi del nostro Paese, a quelli che tra pochi giorni torneranno a sedere tra i banchi o entreranno per la prima volta in un’aula universitaria.
Lo dedichiamo a quei giovani italiani – tante e tanti diplomati e laureati – che l’Italia non ha saputo trattenere, costringendoli a cercare altrove, spesso lontano, quel diritto al futuro che un grande Paese deve saper offrire.
Ho finito: siamo in campo nel momento forse più complicato della nostra esperienza politica.
Ma come ho detto all’ultima direzione sono questi passaggi che segnano l’identità di un partito e la coesione di una classe dirigente.
Io non voglio neppure nascondervi la fatica e la tensione di queste settimane. Ma non credo che ci siano parole per raccontarle.
Ho tentato veramente di fare di tutto per essere coerente con il mandato ricevuto e rappresentare al meglio la nostra comunità. 
Le pressioni che abbiamo ricevuto sono state molte, in un senso e nell’altro.
Ma è premessa per la vita di un partito preservare l’autonomia delle sue scelte strategiche.
Io voglio garantirvi che questa autonomia, in ogni istante, abbiamo difeso e rilanciato.
Se oggi siamo in grado di produrre un risultato è anche per questa tenuta che per me nei prossimi giorni rimarrà la bussola da seguire.
Sulla base di queste considerazioni vi chiedo, nell’approvare questa relazione, un mandato chiaro per esprimere oggi pomeriggio al Presidente della Repubblica la nostra disponibilità a verificare con il Presidente incaricato le condizioni politiche e programmatiche e contribuire a dare vita al nuovo Governo.
*
Care amiche, amici, cari compagni,
ancora poche settimane fa nessuno tra noi immaginava una accelerazione così brusca dell’agenda politica e delle scelte che ha trascinato con sé.
Ma succede.
Perché non sempre siamo padroni del tempo.
E può accadere che la spinta del tempo, e degli eventi, imponga di accelerare il passo.
Se per un istante guardiamo alla storia lunga del paese è accaduto in altri momenti, anche più drammatici di questo.
Però questo è uno di quei passaggi e dobbiamo saperlo.
Con molti tra voi ci conosciamo da anni.
Con altri meno.
Ma a tutte e tutti voglio dire che in questi giorni – e in queste ore – ho sentito per intero il peso di una responsabilità grave.
Ho coltivato i dubbi, come è giusto che sia di fronte a scelte che interrogano la coscienza di ciascuno.
Quei dubbi – se posso parlarvi con sincerità – è bene siano parte di ognuno di voi.
Perché in quell’interrogarsi c’è anche la radice che fa di questa forza un argine a qualunque deriva o scorciatoia che semplificando le scelte più difficili finisce solo per banalizzare la realtà.
E questo – credetemi – non è mai un bene.
Soprattutto nell’epoca dell’agire e del comunicare immediato, che ogni ragione consuma nello spazio dell’attimo, non è mai un bene. 
Me lo perdonerete un riferimento che non ha nulla di personale, ma qui, oggi, forse ha un senso.
Abbiamo aperto la nostra festa nazionale a Ravenna con l’omaggio meritato a un maestro del racconto, della cultura, del civismo migliore: con Andrea Camilleri.
In una delle sue ultime interviste aveva raccontato un episodio spiegando quale peso avesse avuto su di lui.
Quale insegnamento fosse stato.
Aveva assistito a un diverbio verbale tra Leonardo Sciascia e un interlocutore che aveva opinioni opposte.
Il punto è che questo signore iniziava ogni frase con l’affermazione perentoria “io penso…io credo…io penso”.
Fino a che Sciascia lo aveva fermato dicendogli “Totò, posso darti un consiglio?”
E quello, “Sì, certo”.
“Totò, tu prima di pensare…devi riflettere!”.
Ecco, io vorrei dirvi che in questi giorni difficili, prima di pensare ho sempre cercato di riflettere e di anteporre a qualunque schema di potere – quanti ministri o sottosegretari avremmo potuto ottenere – il compito di questo partito.
La sua funzione nell’Italia di adesso e in quella che lasceremo a chi verrà dopo. 
Io penso che l’unità del nostro partito si costruisce così.
Con la modestia di sapere chi siamo e l’ambizione enorme di consegnare alle ragazze e ragazzi di questo paese un avvenire degno di essere vissuto.
L’ho detto una settimana fa e lo ripeto oggi.
Nessuno di noi – davvero nessuno – può farcela da solo.
Ma insieme – nel rispetto reciproco – possiamo affrontare ogni ostacolo e allora anche la destra peggiore, la più aggressiva e cinica, si riduce a una tigre di carta.
Però dobbiamo credere sia davvero così.
Nel senso di viverci come il partito oggi in grado di riscattare l’Italia dopo il buio di questi mesi.
Io vi dico, gettiamo il cuore al di là dell’ostacolo e proviamoci.
Da soli siamo poco o nulla.
Assieme diventiamo una cultura.
Una identità.
Un partito.
Oggi è il 28 agosto.
Il 29 agosto del 1991 a Palermo la mafia uccideva Libero Grassi, imprenditore simbolo che si era opposto al pizzo e isolato da molti, troppi, ha pagato quel coraggio con la vita.
È accaduto perché questo paese è tante cose.
È la legalità contro il crimine.
La giustizia contro la violenza.
La dignità contro la paura.
La convivenza contro l’odio.
Per tutto questo proviamo – proviamo assieme – a essere all’altezza e far vivere l’Italia più bella.
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Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

mercoledì 21 agosto 2019

E' finito il Governo M5S - Lega

Ieri sera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rimesso il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: si è così chiusa l'esperienza fallimentare del Governo sovranista e populista M5S-Lega.

Oggi e domani si svolgeranno le consultazioni al termine delle quali avremo più chiaro se nascerà un nuovo Governo o si andrà al voto; nel frattempo stamattina la Direzione Nazionale del Partito Democratico, dopo la relazione del Segretario Nicola Zingaretti, ha votato all'unanimità il seguente ordine del giorno:

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ORDINE DEL GIORNO DELLA DIREZIONE NAZIONALE PD

La Direzione Nazionale del Partito Democratico:
giudica la caduta del governo lo sbocco naturale e necessario del fallimento della maggioranza gialloverde responsabile di una paralisi dell’economia, di un impoverimento diffuso, un tessuto imprenditoriale ulteriormente provato e di un isolamento senza precedenti dell’Italia sulla scena europea e internazionale. 
Rivolge un appello alle organizzazioni territoriali affinché sviluppino il massimo della mobilitazione e della iniziativa democratica in un passaggio particolarmente delicato per il futuro del Paese.
Ripone  massima fiducia nell’azione del Presidente Mattarella che ringraziamo per l’opera incessante di tutela delle istituzioni e delle procedure democratiche.
Ritiene che in assenza di una chiara e solida maggioranza espressione del Parlamento attuale lo sbocco naturale della crisi siano nuove elezioni. 
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Nel pieno rispetto delle sue prerogative la delegazione del Pd indica al capo dello Stato i presupposti sui quali intende concentrare la propria iniziativa per l’avvio di una fase politica nuova e la verifica di un’altra possibile maggioranza parlamentare in questa legislatura:
L’impegno e l’appartenenza leale all’UE per una Europa profondamente rinnovata, un’Europa dei diritti, delle libertà, della solidarietà e sostenibilità ambientale e sociale, del rispetto della dignità umana in ogni sua espressione;
Il pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa incarnata dai valori e dalle regole scolpite nella Carta Costituzionale a partire dalla centralità del Parlamento;
L’investimento su una diversa stagione della crescita fondata sulla sostenibilità ambientale e su un nuovo modello di sviluppo;
Una svolta profonda nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori fondata su principi di solidarietà, legalità sicurezza, nel primato assoluto dei diritti umani, nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali e in una stretta corresponsabilità con le istituzioni e i governi europei;
Una svolta delle ricette economiche e sociali a segnare da subito un governo di rinnovamento in una chiave redistributiva e di attenzione all’equità sociale, territoriale, generazionale e di genere. In tale logica affrontare le priorità sul fronte lavoro, salute, istruzione, ambiente, giustizia.
Evitare l’inasprimento della pressione fiscale a partire dalla necessità di bloccare con la pro byssima legge di bilancio il previsto aumento dell’IVA.
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Se tali condizioni troveranno nei prossimi giorni un riscontro basato sulla necessaria discontinuità e su un’ampia base parlamentare siamo disponibili ad assumerci la responsabilità di dar vita a un governo di svolta per la legislatura. 
In caso contrario il Partito Democratico coinvolgerà le forze politiche disponibili a costruire un progetto di alternativa e rigenerazione dell’economia e della società italiana. Ci rivolgeremo alle energie più consapevoli della società, i giovani, le donne, movimenti, associazioni, la rete diffusa del civismo, dei sindaci e degli amministratori.
In un passaggio così delicato l’unità e compattezza del Partito Democratico, pure nella ricchezza del suo pluralismo, è una garanzia di tenuta per l’intero sistema politico e istituzionale.
La democrazia e i suoi canali di partecipazione sono un patrimonio prezioso che oggi tutte e tutti noi dobbiamo preservare in uno spirito di unità del più largo campo progressista.

Roma, 21 agosto 2019
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Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

venerdì 2 agosto 2019

Festa dell'Unità di Roma - Il programma di oggi 02.08

Siamo agli ultimi giorni della Festa dell'Unita di Roma - Tutta un'altra Roma, che si sta svolgendo dal 18 luglio alla Città dell'Altra Economia, in Largo Dino Frisullo a Testaccio.

Di seguito il programma odierno, con il dibattito con i 4 presidenti di Municipio di centrosinistra di Roma.

VENERDÌ 2 AGOSTO ALLA FESTA DELL’UNITÀ 

- ore 18.30 incontro “Insieme ai municipi per l’alternativa”.
- ore 19.00 Incontro “Lo Sport. Una prospettiva per Roma e per l’Italia.
- ore 19.00 presentazione del libro “Vorrei una scuola con i suoni del mare. Due giorni a Stigliano a colloquio con Luigi Berlinguer”.
- ore 20.00 Incontro “Immigrazione, integrazione e cittadinanza. Le risposte giuste per un Paese fragile”.
- ore 20.30 presentazione del libro “Briciole di bellezza. Dialoghi di speranza per il futuro del Belpaese”.
- ore 21.00 Simona Bonafè ed Ettore Rosato.
 
 Vi aspetto
Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

mercoledì 31 luglio 2019

Festa dell'Unità di Roma - Oggi 31.07 il PD Terzo Municipio al ristorante dei volontari

Prosegue la Festa dell'Unità di Roma alla Città dell'Altra Economia in Largo Dino Frisullo (Testaccio) con dibattiti, eventi e una ottima partecipazione.

Oggi 31 Luglio è il turno del PD Terzo Municipio al Ristorante dei Volontari: una occasione per stare tutti insieme, divertirsi e aiutare nell'organizzazione, vi aspetto!

Di seguito il programma della Festa di oggi:

- ore 19.00 presentazione dei libri “Il libro nero della Repubblica” e “Aldo Moro e gli americani”
- ore 19.00 Incontro “Serve una politica per la casa. Regolarizzazioni, frazionamenti, piani di zona, vendita case, sgomberi”
- ore 20.00 Incontro “Una passione unica. Un ricordo di Massimo Bordin”
- ore 21.30 Roberto Giachetti.
Il Segretario
Filippo Maria Laguzzi

martedì 23 luglio 2019

Fino al 03.08 Festa dell'Unità di Roma al CAE - 24.07 h.18.30 PD Talenti Teresa Bellanova e Luciano Nobili

Vi segnaliamo e vi invitiamo a partecipare mercoledì 24 luglio alle ore 18.30 nella sezione PD Talenti in via Verga 52 all'iniziativa

La sfida dei riformisti ai fallimenti 
di Lega e M5S

con Teresa Bellanova e Luciano Nobili.

Introduce Francesca Leoncini.
Vi aspettiamo numerosi.








Festa dell'Unità di Roma 2019 - Tutta un'altra Roma

Fino al 3 agosto si terrà alla Città dell'Altra Economia in Largo Dino Frisullo (Testaccio) la Festa dell'Unità di Roma: dibattiti, iniziative, presentazioni libri.
Sulla nostra pagina FB PD Municipio 3 potrete ogni giorno trovare il programma della serata; queste le iniziative di oggi martedì 23:

- ore 19.00 incontro “Il mare e il fiume di Roma”.
- ore 19.00 incontro “Roma creativa: sostenibile, europea, intelligente”.
- ore 21.00 incontro “Idee di futuro, lavoro e sviluppo per Roma Capitale”.
 
Vi ricordiamo inoltre che il 31 luglio il PD Terzo Municipio sarà impegnato nella gestione del ristorante dei volontari: chi volesse partecipare può comunicarlo alla coordinatrice di sezione o rispondere a questa e-mail.

venerdì 12 luglio 2019

Filippo Maria Laguzzi nuovo segretario PD Terzo Municipio

Nella giornata di ieri il Direttivo del Partito Democratico del III Municipio, convocato dal segretario romano Andrea Casu, ha votato all’unanimità dei presenti Filippo Maria Laguzzi quale segretario del partito. Fra i primi a fare gli auguri di buon lavoro al neo segretario, il Presidente del III Municipio Giovanni Caudo, di cui alleghiamo  il comunicato stampa. 

Con l’occasione vi informiamo che la Festa dell’Unità di Roma si terrà dal 18 luglio al 3 agosto presso gli spazi della Città dell’Altra Economia di Largo Dino Frisullo a Testaccio.
 
Il nostro municipio sarà di turno al ristorante dei volontari nelle serate del 22 e 31 luglio.
 
Chi volesse dare un contributo alla festa o partecipare all'organizzazione delle attività e delle iniziative può rispondere alla mail o dare la propria disponibilità alla propria sezione. 

CAUDO: CONGRATULAZIONI A LAGUZZI PER NOMINA A SEGRETARIO PD DEL III MUNICIPIO 
Roma, 11 luglio 2019 - "Saluto l'avvenuta elezione di Filippo Maria Laguzzi a segretario del Pd nel III Municipio. Congratulazioni e buon lavoro, certo di lavorare insieme per il bene del nostro territorio. Coordinare e affiancare il lavoro consiliare del gruppo del Pd nei prossimi due anni sarà un compito importante considerate le sfide che ci aspettano sui tanti fronti aperti, dai rifiuti, ai trasporti fino al sociale". Lo riferisce Giovanni Caudo, Presidente del III Municipio in una nota.

mercoledì 3 luglio 2019

PD Nuovo Salario - Metro B1 a Porta di Roma - 4 luglio h 18.30

Vi segnaliamo e vi invitiamo a partecipare all'iniziativa che si terrà Giovedì 4 luglio alle ore 18.30 nella sezione PD Nuovo Salario, in Piazza Bortolo Belotti 37

Smart City
La città intelligente
Infrastrutture e servizi per il futuro
La Metro B1 a Porta di Roma

con

On. Roberto Morassut
Responsabile PD Infrastrutture, aree urbane, periferie

Mauro Alessandri
Assessore lavori Pubblici, Mobilità, Tutela del territorio della Regione Lazio

Introduce Riccardo Corbucci, modera Paola Ilari.

mercoledì 26 giugno 2019

PD Nuovo Salario - Rilanciare il lavoro - 27 giugno h18.30

Vi segnaliamo e vi invitiamo a partecipare all'iniziativa in programma giovedì 27 giugno alle ore 18.30, presso la sezione PD Nuovo Salario, Piazza Belotti 37

Rilanciare il lavoro, tutelare i lavoratori, uguaglianza nel lavoro tra uomo e donna

con
 Annamaria Parente
Vicepresidente XI Commissione del Senato - Lavoro Pubblico e privato, previdenza sociale
Eleonora Mattia
Presidente IX Commissione della Regione Lazio - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio
Modera Filippo Maria Laguzzi, consigliere PD III Municipio.

sabato 22 giugno 2019

Apertura circoli per Tesseramento 2019 - variazione orari

In Terzo Municipio, per coloro che volessere rinnovare la tessera e per i chi volesse iscriversi per la prima volta, terremo i nostri circoli aperti nella giornata di oggi sabato 22 giugno con i seguenti orari:

    sezione PD Montesacro, Piazza Monte Baldo 8, dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 19.30
    sezione PD Talenti, via G. Verga 52, dalle 17.30 alle 19.30
    sezione PD Nuovo Salario, piazza B. Belotti 37, dalle 16 alle 18

La sezione di Montesacro sarà inoltre aperta anche domenica 23 giugno dalle 10.30 alle 12.30.

giovedì 20 giugno 2019

Tesseramento 2019 al Partito Democratico

Vi ricordiamo che è ancora aperto il Tesseramento 2019 al Partito Democratico.

Dopo le elezioni europee ed amministrative di maggio, il Segretario Nicola Zingaretti ha nominato la nuova Segreteria Nazionale e delineato il nostro Piano per l'Italia

In Terzo Municipio, per coloro che volessere rinnovare la tessera e per i chi volesse iscriversi per la prima volta, terremo i nostri circoli aperti nella giornata di sabato 22 giugno con i seguenti orari:
  • sezione PD Montesacro, Piazza Monte Baldo 8, dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 19.30
  • sezione PD Talenti, via G. Verga 52, dalle 17.30 alle 19.30
  • sezione PD Nuovo Salario, piazza B. Belotti 37, dalle 17.30 alle 19.30
La sezione di Montesacro sarà inoltre aperta anche domenica 23 giugno dalle 10.30 alle 12.30.

Vi aspettiamo per l'iscrizione e per sostenere il Partito Democratico.

martedì 18 giugno 2019

Mercoledì 19 giugno h. 18 - PD Montesacro

Vi segnaliamo e vi invitiamo a partecipare all'iniziativa di Mercoledì 19 giugno alle ore 18, pressa la sezione PD Montesacro in Piazza Monte Baldo 8

Dopo il voto delle Europee
Riflessioni sul voto e sul futuro dell'Europa

con 

Enzo Foschi
membro Direzione Regionale PD

giovedì 13 giugno 2019

Venerdì 14 giugno via Ave Ninchi - No rifiuti AMA a Talenti

Domani venerdì 14 giugno alle ore 18 si terrà in Via Ave Ninchi l'assemblea indetta dall'Osservatorio Permanente NO TMB, per ribadire il NO al trasbordo dei rifiuti a Talenti.

Vi ricordiamo che il sito di Via Ave Ninchi è stato indicato da Roma Capitale, come sito per il trasbordo dei rifiuti, ovvero un sito in cui i compattatori scaricano i rifiuti raccolti dai cassonetti, su mezzi più grandi e capienti, che poi saranno diretti negli impianti delle Province del Lazio e del Centro Italia che hanno dato la disponibilità a trattare i rifiuti di Roma.

L’individuazione del sito è incomprensibile sia nel metodo che nel merito: nel metodo perché è mancata infatti qualsiasi forma di condivisione e confronto con le istituzioni e i cittadini del territorio; nel merito perché la zona è una arteria che rientra in un ampio progetto urbanistico che ha portato nella zona alla realizzazione di un intero quartiere, con abitazioni occupate attualmente da più di un migliaio di cittadini che si sono aggiunti a quelli che già vivevano a Talenti.

La zona quindi non si addice alla creazione di un sito per i rifiuti, tanto più se aggiungiamo le problematiche relative al traffico di via Nomentana: infatti il semaforo tra la Nomentana e viale Sora Lella (prolungamento di via Ave Ninchi) è già congestionato in alcune ore della giornata.

Siamo tutti invitati quindi a manifestare al fianco dei cittadini per dire NO ai rifiuti AMA a Talenti

Il TMB di Via Salaria 981 è chiuso per sempre

E’ di ieri la notizia che la Sindaca Virginia Raggi ha inviato una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, chiedendo “di verificare con le competenti strutture regionali la sussistenza delle condizioni di revoca definitiva dell'autorizzazione integrata ambientale concessa che ad oggi risulta ancora in fase di riesame e di supportare le nostre richieste di definitiva bonifica dell'area”: è il primo passo verso la chiusura definitiva del TMB di via Salaria.

E’ una bellissima notizia per tutti i cittadini del nostro territorio, in particolare per i residenti di Villa Spada, di Fidene, di Nuovo Salario, che da anni convivevano con i miasmi insopportabili dell’impianto.

La Giunta del Presidente Caudo dal primo giorno dell’insediamento ha sostenuto la battaglia per la chiusura del TMB; ringraziamo anche tutti voi che avete partecipato numerosi alle assemblee e manifestazioni che si sono succedute in questi ultimi mesi.